Oggi sarebbe stato il compleanno di nonno Evandro, i fatidici Cento anni.
Quel traguardo che tutti aspettavamo e ci aspettavamo raggiungesse.
In paese capitava sempre più spesso che gli dicessero Tziu Vandu esti accant’e fai Cent’annus.
Signor Evandro sta per compiere Cento anni!
Ma lui con sempre maggiore convinzione rispondeva Eh, noi sciu chi nci dda fatzu.
Non so se ce la faccio.
Probabilmente sentiva che il suo corpo lo stava abbandonando.
Nonno Evandro ha sempre vissuto a Orroli, Arroli in sardo, paese che ha amato e l’ha amato.
Per questo la sua scomparsa è stata motivo di profonda tristezza non solo per noi familiari ma per tutta la comunità.
Riposa in pace zietto mio, sarai sempre nel mio cuore: tantissimi ricordi, ore e ore passate assieme. Un onore grandissimo averti conosciuto.
Questo tramonto lo dedico al nonnino, amico carissimo di Orroli. A te nonnino, chi l’avrebbe mai detto, 99 anni e non sentirli. Ci mancherai.
Questi sono alcuni dei messaggi ricevuti.
In tanti sentiranno la sua mancanza: Simona, Roberta e Graziella, i suoi amici della piazza, quelli del Clebbe, come chiamava il “Circolo per gli anziani Giovanni Frau”, e tutti coloro per cui aveva sempre un sorriso, una parola gentile, una battuta.
Per questa giornata, in cui lo sentiremo tutti un po’ più vicino, anche grazie alla proiezione del film Badabò, di Stefano Cau, il nostro regalo saranno le parole che avremmo voluto dirgli e che speriamo gli arrivino comunque.
Per me niente sarà più come prima, mio caro e dolce nonnino.
Ci vedevamo tutti i giorni, a casa tua o in piazza dove eri solito sederti con gli amici. E quando la tua adorata Eleonora si fermava ad abbracciarti e a coccolarti, tutti rimanevano stupiti e ti dicevano: ma quanto ti vuole bene…! e tu, col sorriso di sempre, orgoglioso, annuivi!
Rallegravi le nostre giornate. Ti ho voluto tanto bene nonno.
Per me sei sempre stato unico e speciale e dopo la nascita di Ele ho cercato di trascorrere più tempo possibile assieme a te.
Vista la tua età, alcune volte ho cercato di immaginare come sarebbe stato senza di te e come avrei potuto spiegare a una bambina di soli tre anni che il suo dolce nonnino era andato in cielo e non l’avremmo più rivisto.
Quel giorno purtroppo è arrivato nel modo più crudele.
Mi rimane l’amarezza di non esserti stata accanto negli ultimi dieci giorni, a causa dell’isolamento imposto dal Covid, e di averti salutato con una videochiamata.
Ti porterò sempre nel cuore, ti ricorderò con quel sorriso unico e speciale che ti ha sempre contraddistinto.
Ti vorrò bene per sempre. (Federica)
Ho lasciato la mia anima al vento
mi sento così leggero ora
oh poter sempre viaggiare
poter partire andare tornare
Non potrai stringermi
non potrai trattenermi
ma se chiuderai gli occhi
mi vedrai, mi sentirai
È vero, mai più cammineremo mano nella mano
Ma quando un venticello ti giocherà nei capelli
pensa al tuo nonno che anche lui tanto giocava e che ti amerà per sempre.
Roxane Marie Galliez, HO LASCIATO LA MIA ANIMA AL VENTO (2013)
COLONNA SONORA
Il brano che mi ha accompagnata durante la scrittura è Trysting Fields di Michael Nyman
2 risposte a “Arroli”
🙏🌹
Grazie mille Paolo 😊