Crescere in un paesino della Sardegna ha significato per me vivere con una famiglia allargata che non era composta solo dai parenti.
Facevano parte della famiglia allargata tutte quelle persone con cui avevamo contatti abituali, come i vicini di casa e i negozianti di fiducia.
Da bambina non sapevo che quando chiamavo qualcuno tzio o tzia in realtà stavo usando il termina sardo signore e signora. Sono cresciuta pensando che tutte quelle persone fossero effettivamente miei zii e zie. Anche se dopo ne ho scoperto il significato, ho continuato a mantenere con quelle persone un legame affettivo che andava oltre il legame di sangue.
Una delle mie tzie preferite era signora Vittorina. Aveva una cartoleria, che gestiva col marito, in cui da bambini acquistavamo praticamente tutto: il materiale scolastico, compresi i libri, le figurine con i personaggi preferiti, le caramelle, i gelati di zucchero, gli anellini e le collanine, i palloncini, tutto ciò che poteva servire per organizzare una festa di compleanno, ma anche piccoli giocattoli. Si potevano fare fotocopie e all’occorrenza potevi anche acquistare il detersivo per il bucato.
Ricordo anche un catalogo con tantissimi costumi di carnevale.
Tutto ciò che veniva acquistato veniva sempre incartato con cura, rigorosamente con le pagine dei quotidiani, sia che si trattasse di un quaderno, un evidenziatore o qualsiasi altro oggetto.
Tziu Gigi e tzia Vittorina andavano a Cagliari a fare rifornimento ogni mercoledì, il giorno di chiusura, per questo nel negozio si poteva trovare di tutto.
Entrando si sentiva un odore inconfondibile, di carta e detersivi. Mi piaceva un sacco andarci e lo facevo spesso, perché il negozio era vicino a casa di nonno Evandro.
Era bellissimo entrare e farsi accogliere da signora Carmela, l’anziana madre di signora Vittorina, che riservava sempre ai clienti un sorriso e una parola gentile.
Ed era così che io la ricordavo […] Domandai ai parenti e ai conoscenti. La signora Brucker? Alcuni se la ricordavano bene. E ricordavano anche il chiosco.
Uwe Timm, La scoperta della currywurst (1993)
COLONNA SONORA
Il brano che mi ha accompagnata durante la scrittura è Basta poco di Ornella Vanoni