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Il viaggio

Il viaggio

Il viaggio

Io e nonno Evandro abbiamo fatto un unico viaggio insieme: quando lui aveva 90 anni siamo stati in Toscana. Avevamo anche in programma di andare a Roma, ma per vari motivi abbiamo sempre rimandato e poi non l’abbiamo mai fatto.

Era la prima volta che prendevamo un aereo assieme e io sono immensamente grata di questa esperienza: tutto è stato una scoperta, sia per me che per lui. Per me era meraviglioso osservare il mondo circostante attraverso i suoi occhi. Lui era incuriosito da tutto, sebbene avesse già viaggiato tanto. Ha sempre guardato il mondo con gli occhi di un bambino, come se vedesse sempre tutto per la prima volta.

La cosa che mi colpì maggiormente, oltre alla straordinaria resistenza fisica, fu la sua incredibile capacità di osserverà e analizzare ciò che lo circondava e di entrare in sintonia con le persone: dalle hostess al capotreno, al passante a cui chiedevamo informazioni o che spesso si fermava per chiederle a noi.

Da subito è stato evidente che non sarebbe stato un viaggio rilassante: abbiamo preso un volo low cost con sveglia all’alba, ma per lui la sveglia presto non era un problema.
Quindi partenza da Orroli con direzione Aeroporto di Elmas e imbarco sul volo Cagliari Pisa. Una volta arrivati a Pisa abbiamo preso diversi treni per arrivare a destinazione.

Nonno non si è perso d’animo, perché era tanta la curiosità, e non si è quasi accorto del tempo passato a rincorrere le varie coincidenze per arrivare a Siena. Una volta arrivati non sembrava avere molta voglia di riposarsi: voleva uscire, vedere, conoscere.

Io era entusiasta di lui, del suo atteggiamento verso il mondo, ma anche lui lo era di me. Al nostro rientro a casa raccontava a tutti della mia abilità nell’organizzare i viaggi.

Syd si ritrovò sul ponte di una grande nave. Tutto intorno c’era un oceano di tetti. Il nonno tirò una leva. BOOOOOOOOP! La sirena suonò e la nave iniziò lentamente a muoversi. “Avanti tutta!” tuonò il nonno. Il nonno era molto bravo al governo della nave, e mantenne una rotta dolce tra il rollio delle onde. Miglio dopo miglio tutto quello che videro fu mare e cielo, cielo e mare – fino a quando, finalmente, qualcosa apparve all’orizzonte. “TERRA IN VISTA!” gridò Syd. Gettarono l’ancora e raggiunsero la riva. “Nonno non vuoi il tuo bastone?” chiese Syd. “No, grazie, va bene così”, rispose il nonno. Nella fitta giungla dell’isola faceva molto caldo. “Dobbiamo trovare un buon posto per un riparo”, disse il nonno. […] Esplorarono l’isola in lungo e in largo. E ogni volta scoprirono nuove meraviglie.

Benji Davies, L’isola del nonno (2016)

COLONNA SONORA

Il brano che mi ha accompagnata durante la scrittura è Sì, viaggiare di Lucio Battisti

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