Il paese

Sono cresciuta in un paese di poco più di duemila anime e per me, soprattutto da bambina, è stato bellissimo. Uscivo di casa da sola per andare a giocare a casa degli amici che, nella maggior parte dei casi, erano anche vicini di casa. Andavo da sola ma non ero mai sola, perché c’era sempre qualcuno con cui fare un pezzo di strada. Portavo da casa una selezione di giochi e mi divertivo tantissimo, perché la cosa bella era stare tutti insieme.

Le occasioni di incontro erano tante, soprattutto d’estate. Ricordo le uscite notturne, con i miei genitori, per andare nella piazzetta dei caduti, al viale o nel cortile di amici e vicini di casa. Gli adulti chiacchieravano e i bambini si divertivano a giocare e arrampicarsi.

Il cinema all’aperto nel cortile della scuola elementare e i tornei di calcetto mettevano d’accordo adulti e bambini: si stava tutti seduti a guardare un film per famiglie o a tifare la squadra preferita, in cui giocava sempre un amico o un parente.

Poi c’erano le riunioni di famiglia, quella allargata, fatta dagli zii e dai cugini dei miei genitori: si andava al mare tutti insieme, si facevano i pic nic e ogni occasione era buona per riunirsi e fare festa.

Crescendo le cose sono cambiate. Il paese ha iniziato a spopolarsi, perché, si sa, diventando grandi, si ha la necessità di allargare i propri orizzonti. Nascono amicizie e interessi diversi, ciascuno si dedica alla propria vita e semplicemente ci si allontana.

Ma crescere in un paese significa appartenere ad una comunità: è come un legame di sangue, indissolubile. La felicità del singolo è la felicità di tutti, il dolore del singolo è il dolore dell’intera comunità, perché la comunità è un’unica, grande famiglia.

È un meraviglioso paese, ai piedi del monte più bello che Dio abbia creato, e produce un vino nel quale si sono infiltrate tutte le essenze della nostra terra, il mirto, il corbezzolo, il cisto, il lentischio.

Salvatore Satta, Il giorno del giudizio (1977)

COLONNA SONORA
Il brano che mi ha accompagnata durante la scrittura è Merrie Land dei The Good, the Bad & the Queen

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